Bagno di folla per ricordare Ferdinando Rollando

Una presentazione toccante quella che si è svolta a Sestri Levante

Bagno di folla per ricordare Ferdinando Rollando
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Sala gremita per la presentazione del libro postumo di Ferdinando Rollando. A rendergli omaggio familiari, amici, e tante persone interessate a conoscere la storia della guida alpina prematuramente scomparsa nel 2014 durante un’uscita sul Monte Bianco.

Bagno di folla per ricordare Ferdinando Rollando

Una presentazione toccante, con le letture e il commento dei figli Ernesto e Virginia Rollando insieme al curatore dei diari, Antonio Bettanini, alternate alle musiche del fratello Nicola Rollando e la sua band, «I nuovi disertori». «“Il cielo sopra Kabul” nasce da un’immane lavoro di raccolta, selezione e classificazione di diari, mail, lettere e scritti vari prodotti da mio padre quando inizia a coltivare l’idea di costruire un sistema economico sostenibile legato allo sci in quelle terre martoriate dalla guerra – ha detto Ernesto – . Voleva portarvi un’economia di pace e salvaguardia del territorio, compresa la prevenzione delle valanghe, e voleva che fosse un’opportunità per tutti, uomini e donne». La prematura scomparsa di Rollando, capace di incarnare la sua essenza di uomo di mare e montagna allo stesso tempo, ha stroncato sul nascere l’esperienza di «Alpistan», ma a distanza di qualche anno, pochissime settimane fa, è avvenuto un piccolo miracolo.

«Sono stato contattato da un afghano disposto a investire nel progetto di mio padre: laggiù è rimasto nella memoria di tante persone, anche nei villaggi più sperduti nei quali si recava a piedi in mezzo alla neve, con gli sci in spalla. Abbiamo i disegni per il primo impianto sciistico, molti allievi che hanno sfiorato la qualifica alle Olimpiadi, e tanto fermento ora che lo scenario internazionale è cambiato». Un’eredità importante quella di «Nando», eterno uomo della ricerca e del desiderio.

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