Atp in Val Fontanabuona, così non va

Si è svolta ieri sera, presso il municipio di Moconesi, l’assemblea pubblica sulle problematiche del trasporto Atp 

Atp in Val Fontanabuona, così non va
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Sono state soprattutto le donne le protagoniste dell'assemblea svoltasi ieri sera, mercoledì 4 aprile, nel municipio di Ferrada di Moconesi per discutere sulle problematiche del trasporto pubblico in Fontanabuona.

Si è svolta ieri sera, presso il municipio di Moconesi, l’assemblea pubblica sulle problematiche del trasporto Atp

Era stato il sindaco Gabriele Trossarello a raccogliere il grido d'allarme degli utenti esasperati a fronte di un servizio che sarebbe più opportuno chiamare "disservizio". All'incontro oltre il sindaco di Moconesi sono intervenuti il sindaco di Lumarzo Guido Guelfo anche in veste di consigliere delegato della Città Metropolitana di Genova, azionista di maggioranza dell'Atp, Elio Cuneo (Coreglia), Marina Garbarino (Tribogna), Stefano Sudermania (Neirone), Ubaldo Crino (Favale) e numerosi assessori e consiglieri comunali.

Oltre a diversi sindaci della Val Fontanabuona, presenti anche i vertici dell'Azienda trasporti provinciale

In rappresentanza dell'azienda di trasporti  il direttore operativo Roberto Rolandelli e il responsabile amministrativo Andrea Geminiani. I protagonisti sono però stati soprattutto gli utenti, quelli che quotidianamente  usano i mezzi pubblici e che toccano con mano i continui disservizi dell'azienda. Le donne hanno manifestato la loro preoccupazione per i figli che usano la corriera per andare a scuola "Impensabile che si debba temere per la loro incolumità sulle corriere ancor più di quando sono in sella al motorino".  Nel mirino le prime corse del mattino quelle frequentate da lavoratori e studenti. "In media ogni 15 giorni saltano 3 o 4 corse", conseguentemente le mamme devono organizzarsi con mezzi propri se non vogliono fare perdere ai propri figli giornate di scuola. Va ancora peggio per i lavoratori che si vedono detrarre dalla busta paga le ore di lavoro non effettuate. Eppure è tutta gente che paga l'abbonamento ed ha diritto di ottenere un servizio efficiente e sicuro. A far crescere il malumore l'episodio accaduto la settimana scorsa quando una corriera è stata fermata, grazie all'abilità del conducente,  a Bargagli per un guasto ai freni. Poteva essere un disastro. Rolandelli ha cercato di difendere l'indifendibile. Quando dal sindaco Trossarello è stato invitato a leggere la perizia è emerso chiaramente come l'impianto frenante funzionasse al 47%.  Pensare che in tali condizioni una corriera carica di gente si apprestava a percorrere in discesa la "Statale 45" per arrivare a Genova, lascia intendere cosa sarebbe potuto accadere. Rolandalli ha evidenziato che nel caso specifico le anomalie registrate sono state diverse, al riguardo l'azienda oltre aver chiesto una perizia intende fare chiarezza in merito a eventuali responsabilità circa la manutenzione del mezzo che evidentemente non era stata fatta a regola d'arte.  Il direttore operativo ha spiegato come i guasti riguardano il 2% delle vetture in linea con la media nazionale. Pare però evidente che il 2% su una linea urbana dove sono in servizio diversi autobus  viene assorbito senza disagi da parte dell'utenza, mentre il 2% relativo alle scarse corse fontanine diventa intollerabile. Sono stati inoltre evidenziati problemi relativi alla carenza di corse e alle coincidenze, ma il vero problema resta la garanzia di un servizio puntuale e sicuro che deve essere garantito a chi paga il biglietto. "Mezzi che perdono le ruote e porte che si aprono all'improvviso", di questo passo non si può andare avanti. Sono in arrivo nuove vetture, in parte destinate alle linee delle città costiere. I fontanini si sentono utenti di Serie B, in Seria A solo per pagare il biglietto, spetta ora all'azienda dimostrare che hanno torto. Non sarà facile.

Commenti
Sabina Olcese Gambaro

Finalmente un giornalista che scrive senza apparentamenti!! grazie!

Maura Libertini

Articolo perfetto e veritiero. Grazie

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