Ancora problemi nella residenza protetta del Castagno

A Tribogna non cessano le proteste e la situazione resta delicata

Ancora problemi nella residenza protetta del Castagno
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Venerdì 11 maggio per la residenza protetta Il Castagno di Cassanesi è stata una giornata difficile. Sul posto per una serie di verifiche sono intervenuti i carabinieri, l’ispettorato del lavoro e funzionari della Asl 4. Controlli di routine in buona parte sollecitati dal Comitato parenti da sempre molto critico nei confronti del gestore.

Da tempo il personale dipendente lamenta ritardi nel pagamento degli stipendi

I motivi sono sempre gli stessi. I famigliari pagano puntualmente profumate rette, circa 2mila euro mensili, pertanto chiedono che sia prestato ai congiunti ospiti un servizio adeguato. Da tempo il personale dipendente lamenta ritardi nel pagamento degli stipendi, questo conseguentemente crea malumore e soprattutto costringe il personale a cercare altri posti di lavoro. Un continuo turnover del quale a farne le conseguenze sono i ricoverati. Tra infermiere e paziente, quando si parla di persone anziane, è indispensabile un rapporto di fiducia e conoscenza che a causa delle continue dimissioni viene spesso a mancare. A questo bisogna aggiungere il fatto che non sempre è facile trovare immediatamente lavoratori pronti a sostituire quanti abbandonano il posto.

Nei mesi scorsi si era persino assistito ad una sorta di licenziamento in blocco, cinque dipendenti avevano lasciato la struttura proprio a causa del ritardo del pagamento degli stipendi. In questa situazione di incertezza il compito della Asl 4 è quello di verificare costantemente che gli standard riguardanti il personale ed i servizi da prestare nei confronti degli ospiti siano rispettati. Attualmente all’interno della struttura sono ricoverate una ventina di persone.

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