Addio al masso pericolante di Gambatesa?

Il consiglio del Parco Aveto si è riunito prendendo importanti decisioni

Addio al masso pericolante di Gambatesa?
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Il Consiglio del Parco dell’Aveto nella seduta di venerdì 20 ottobre  ha ratificato all’unanimità il decreto assunto d’urgenza dal Presidente Michele Focacci, relativo all’approvazione di un progetto per l’abbattimento di una massa rocciosa instabile soprastante il Museo Minerario di Gambatesa.

L'abbattimento del masso a Gambatesa

"Ho provveduto d’urgenza perché fosse possibile inserire il nostro progetto nella programmazione degli interventi che la Regione Liguria va ad approvare in questi giorni per individuare quelli prioritari a livello regionale cui eventualmente dare un sostegno economico. – dice il Presidente del Parco Michele Focacci- Sono sicuro che la Giunta Regionale, dopo aver sostenuto in maniera concreta e convinta l’apertura del Museo il dicembre dello scorso anno, ora vorrà aiutarci a rimuovere un problema di sicurezza che, sulla carta, potrebbe creare difficoltà alla gestione del Museo. Contiamo però che già a novembre, nell’ambito degli interventi da finanziare nel programma regionale annuale, la Regione sostenga anche quello di Gambatesa”.
Un masso che è lì ormai da mezzo secolo ma nulla, per Focacci va lasciato intentato in maniera di rischio.

La foresta delle Lame

Un’altra buona notizia proveniente dai lavori del Consiglio Direttivo del Parco, e che riguarda in questo caso la Foresta Regionale delle Lame, è l’approvazione del progetto predisposto per l’adeguamento della strada forestale al suo interno al fine di favorirne la fruizione anche con le mountain-bike, una pratica sportiva i cui appassionati sono in continuo aumento. “Abbiamo elaborato un progetto da quasi 200.000 €, in cui oltre ad interventi sulla strada è previsto il rifacimento della ex casermetta in Loc. Cappelletta delle Lame, in modo da realizzarvi un rifugio escursionistico.” Il progetto è stato presentato in regione per un finanziamento a valere sui fondi specifici del PSR dedicati alla valorizzazioni di boschi e delle foreste. “Se sarà finanziato, come speriamo, sarà il settimo rifugio del Parco e vorremmo poterlo inaugurare già nel 2018” conclude il Presidente Michele Focacci.

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